Il lago di Garda e il suo territorio offrono un paesaggio unico e ricco di terre coltivate a vigneto e uliveto. La fascia a nord del Lago è nota per la coltivazione degli agrumi con le sue magnifiche limonaie tramandate dalla storia.

Uva, olive e limoni, tre frutti, tre paesaggi differenti, magnifici nella loro bellezza. Legati al ciclo dalle stagioni, regalano le immagini tipiche del paesaggio gardesano.

Per gli amanti della terra e delle tradizioni, per chi cerca luoghi non comuni e per chi sa apprezzare la lentezza e il piacere della buona cucina, un viaggio alla scoperta di questa realtà è una tappa obbligata.

La passione per questa terra, l’amore per il vino e il rispetto di chi la lavora sono alla base della produzione vinicola. Un lungo lavoro che si sviluppa giorno dopo giorno e che richiede conoscenze e costanza.  Amore per la qualità e la lentezza, per il susseguirsi delle stagioni da cui la vigna trae la sua vita.

Andare alla scoperta dei luoghi di produzione, partecipare a visite guidate alle cantine vinicole, percorrere in sella ad una bicicletta le strade costellate di vigne, fuori dal traffico mondano del Lago di Garda è un’esperienza molto intensa che porta a conoscere il territorio e le sue ricchezze enogastronomiche.

 

Una delle aree più note, che si estende a pochi passi da Sirmione è il Lugana, un fazzoletto di terra, che rappresenta uno dei territori con la più grande vocazione viticola. Il Lugana, vino prezioso, che da questa terra trae il suo nome, antico nella storia millenaria, con Catullo sommo poeta, che già allora ne esaltava le qualità, ancora oggi è sapientemente coltivato da agricoltori appassionati, convinti e orgogliosi.

Cinque sono i Comuni che identificano le zone del Lugana: Sirmione, Desenzano, Lonato e Pozzolengo nella provincia bresciana e Peschiera del Garda nel veronese riuniti nel Consorzio di Tutela Lugana Doc.

Il Consorzio nasce con il duplice obiettivo di valorizzazione, tutela e salvaguardia del territorio, dall’altra di promuovere la conoscenza e il valore di questo straordinario vino nel mondo.

Riviera dei Limoni è il nome dato alla costa ovest del lago, comprendente i paesi da Salò a Limone sul Garda. La tradizione delle limonaie risale al XIII secolo, quando i primi limoni furono importati dalla riviera ligure dai frati del convento di San Francesco di Gargnano e da allora si è trasformata in un’attività radicata nella cultura gardesana, portata avanti con perizia e passione. Le limonaie, strutture architettoniche particolari atte alla protezione delle piantagioni durante gli inverni rigidi, sono diventate elementi caratterizzanti tutta la costa occidentale del lago di Garda.

Un ottimo esempio si trova a Tignale dove è stato creato un ecomuseo “Al Pra de la fam”, chiamato anche Giardino vecchio che mostra ai visitatori una delle più antiche limonaie del Garda. Ubicata in riva al lago, la serra ospita all’interno numerosi percorsi e un osservatorio che consente la visita a questa struttura nella quale dimorano collezioni di agrumi disposte secondo il tradizionale sesto d’impianto e sorrette dalla storica incastellatura lignea.  Altro esempio di rilievo si trova a Limone del Garda, dove la Limonaia del Castel si estende per una superficie di oltre 1600 metri quadrati e la sua struttura originale, di cui oggi purtroppo rimane solo una parte, risale al 1700. Al centro del giardino sorge un “casèl”, costruzione un tempo adibita a punto di collegamento tra i diversi livelli sui quali si sviluppava la limonaia e oggi attrezzato a museo didattico. 
La limonaia è mantenuta attiva e produce diverse specie di agrumi tra i quali, oltre ai limoni, vi sono cedri, aranci dolci e amari, bergamotti, pompelmi e mandarini.

La riviera dei Limoni racchiude luoghi di straordinaria bellezza ed unicità culturale e territoriale; offre una vegetazione sia di tipo mediterraneo che montano ed è certamente uno degli elementi più caratteristici del Lago di Garda.

Riviera degli Olivi è la denominazione della sponda orientale del lago di Garda; l’olivo qui è di casa da secoli. La coltivazione della pianta dell’olivo ha origini antichissime. Fu introdotto in epoca etrusca, ma è soprattutto durante l’impero romano che si diffonde, come dimostrano testimonianze dell’epoca romana. Nel magnifico paesaggio, caratterizzato dal susseguirsi di insenature, borghi e castelli, si inseriscono le piante tipiche della flora mediterranea.

Da Peschiera del Garda a Malcesine, cinquanta chilometri d’incanto diventati famosi oltre che per il suo paesaggio unico in Italia anche per la produzione di olio extravergine.

Grazie alla conformazione territoriale e al particolare microclima mediterraneo, con modeste escursioni termiche, questa è la latitudine più a nord del mondo in cui viene prodotto l’olio. La grande massa d’acqua del lago mitiga, infatti, il clima della regione rendendo possibile la crescita degli olivi. L’olivicoltura fu praticata nei monasteri della zona anche a fini liturgici e vi sono testimonianze della presenza di oliveti e frantoi molto antichi lungo l’intera costa del lago.

A Cisano al Museo dell’Olio, sono possibili visite che illustrano la storia dell’olio del Garda e i metodi di produzione che si sono susseguiti nei secoli. Alla fine della visita è possibile compiere degli assaggi di varietà locali di olio extravergine e acquistare i prodotti dell’oliva gardesana.